È online, dallo scorso 7 novembre, un nuovo servizio messo a punto dall’Agenzia delle Entrate, che consente di consultare, gratuitamente, i valori immobiliari attraverso la visualizzazione delle mappe catastali. Tutti i dati dichiarati nelle compravendite, stipulati a partire dal 1° gennaio 2019 sono consultabili online attraverso una applicazione che consente di visualizzare le mappe di tutto il territorio italiano, ad eccezione di quelle nei comuni delle province autonome di Trento (176 comuni) e Bolzano (116 comuni), del Veneto (4 comuni), della Lombardia (2 comuni) e del Friuli Venezia Giulia (43 comuni), dove vige il sistema dei libri fondiari (o sistema tavolare) per la pubblicità immobiliare.
Il servizio permette di venire a conoscenza di molti dati d’interesse, garantendo la massima trasparenza del mercato immobiliare e allo stesso tempo, il rispetto delle norme della privacy di tutti i soggetti coinvolti. Infatti, Infatti è possibile visualizzare tutti i dati dell’atto di compravendita ma non il diretto collegamento all’immobile.
Per accedere al servizio è necessario autenticarsi nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate (Entratel/Fisconline), tramite le credenziali Spid, quelle rilasciate dall’Agenzia o attraverso una Carta nazionale dei servizi (Cns).
Una volta entrati nel portale, sarà possibile visionare i dati tramite ricerca per:
- periodo di riferimento della stipulazione del contratto;
- tipologia dell’atto (se residenziale, produttivo, commerciale);
- numero degli immobili transati nell’atto;
- corrispettivo dichiarato per il complesso degli immobili in atto;
- località o area territoriale;
- categoria e la consistenza catastale (espressa in vani, metri cubi o metri quadrati a seconda della categoria catastale).
Le informazioni rese disponibili dal servizio sono relative a immobili georiferiti in particolati ambiti territoriali, nel pieno rispetto della tutela dei dati personali dei soggetti coinvolti. La fonte dei dati è costruita incrociando gli archivi delle note di trascrizione degli atti di compravendita, le note di registrazione degli stessi atti, gli archivi censuari del Catasto fabbricati e l’archivio delle zone OMI. La chiave di incrocio è l’identificativo catastale dell’unità immobiliare urbana compravenduta. L’aggiornamento dei dati presenti nelle mappe sarà continuo, con cadenza mensile, in modo da “mappare” un numero sempre più alto di valori immobiliari.